Archivio annuale 18/11/2013

THE BANDIL GRUPPO

Questo è il gruppo che mi sostiene e mi accompagna nei miei concerti da solista. Foto ed immagini di colleghi ed amici con i quali condivido sempre belle emozioni. Grazie ragazzi!

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Davide Candini

Davide Candini

Roberto Romagnoli

Roberto Romagnoli

Gianluca Rizzoni

Gianluca Rizzoni

Fausto Gherardi

Fausto Gherardi


ROBERTO “RORO'” ROMAGNOLI – chitarre e bouzouki

DAVIDE “DAVE” CANDINI – tastiere

GIANLUCA “RIZZO” RIZZONI – basso

FAUSTO “FIUST” GHERARDI – batteria

BIOGRAFIA

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GLI INIZI

Nato ad Arezzo nel 1965, mi sono avvicinato al mondo della musica all’età di 12 anni, studiando il clarinetto nella banda di Subbiano (AR), il mio paese. La prima svolta avviene all’età di 15 anni, quando si procura un basso elettrico, marca Marvin, e forma il suo primo gruppo denominato GOINGS che si cimenta in impegnative cover di gruppi prog quali Yes, Boston, Rush e rock come Led Zeppelin e Deep Purple. In questi anni si forma la mia predilezione per la scena rock anni Settanta, con gruppi come Jethro Tull, Yes, Gentle Giant e Rush in cima alle  preferenze.

L’IRLANDA E LE UILLEANN PIPES
Dopo diversi anni, precisamente nel 1990, mi reco per la prima volta in Irlanda ed acquisto alcuni tin whistles e molti cd di musica irlandese, finendo per essere stregato dal suono delle uilleann pipes che aveva visto suonare per strada a Galway. L’anno successivo torno in Irlanda e riesco ad acquistare un practice set dal costruttore Charles Roberts a Glencar, nei pressi di Sligo. Tornato in Italia mi dedico allo studio dello strumento e l’anno dopo formo con alcuni amici il gruppo LA CASA DEL VENTO, col quale giro l’Italia in seguito alla partecipazione ad Arezzo Wave nel 1992. Nel frattempo vengo chiamato a far parte di un gruppo denominato MAZAPEGUL, formato da membri residenti nell’Appennino romagnolo, tra cui spiccano MIRCO MARIANI, all’epoca batterista di Vinicio Capossela, e VALERIO CORZANI, ex bassista dei Mau Mau.

L’INCONTRO CON I MODENA CITY RAMBLERS

Proprio in occasione di un loro concerto, per la precisione all’Onirica di Parma, incontro Cisco, cantante del MODENA CITY RAMBLERS.  Sarà l’inizio di un lungo sodalizio che mi porterà a far parte in pianta stabile del gruppo emiliano, col quale giro l’Italia più volte, l’Europa e anche oltre fino al 2002. Tra le esperienze all’estero spiccano quella in Sudafrica nel 2000, quella a Cuba nel 1997, la visita al campo profughi nel Sahara Occidentale del 2001.

ALTRE ESPERIENZE

Nel frattempo trovo anche il tempo per formare, con gli amici Stefano Santoni e Carlo Gnocchini, il trio DUCTIA, ensemble strumentale di stampo vagamente world, che vanta cinque cd all’attivo e partecipazioni a diversi festival anche fuori Italia, e di partecipare a session di registrazioni con  Paola e Chiara, Paola Turci, Vinicio Capossela.  Nel 1997 sono in tour anche col gruppo CRAOBH RUA, quattro musicisti di Belfast alfieri della migliore tradizione irlandese per sei date lungo tutto lo stivale. Non sarà questa l’unica escursione in territorio estero: suono anche con Dervish, John Renbourn, Pierre Bensusan, Chieftains.

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 LA CARRIERA  SOLISTA

Parallelamente sempre dal 2001 inizia la mia attività da solista, con l’uscita del cd CELTICARAVAN, pubblicato da Trentini Editore.  Negli anni successivi vedranno la luce altri cinque cd  (l’ultimo uscito nel 2015,  TRECENTOSESSANTA)  fino alla formazione di un gruppo stabile con l’aiuto del quale esegue il materiale dei  cd dal vivo.

WHISKY TRAIL

Nel frattempo lascio i Modena City Ramblers ed entro a far parte dei WHISKY TRAIL, storico gruppo fiorentino di musica irlandese, il primo in assoluto ad aver suonato questa musica in Italia. Con il combo toscano partecipo attivamente alla scrittura ed alla registrazione del cd  CHAOSMOS,  dopo aver fatto solo l’ospite in diversi album precedenti, e suono stabilmente dal vivo.

GANGS OF NEW YORK

L’evento principale di questo periodo è senz’altro la partecipazione alla realizzazione di un grande film giraro a Roma dal regista MARTIN SCORSESE: GANGS OF NEW YORK, dove suono il tin whistle in un paio di brani ed interpreto perfino un piccolo ruolo, finendo per avere il mio nome nel cd della colonna sonora accanto ad artisti come PETER GABRIEL, U2, AFRO CELT SOUND SYSTEM e FINBAR FUREY.

LE PRODUZIONI

Dall’anno 2000 inizio anche l’attività di produttore artistico, accogliendo nel mio studio vari artisti: Rodolfo Montuoro, La Tresca, Kabila, Fabio Puglia, Taberna Vinaria e Società del Chiassobujo condividono con me musica e creatività con ottimi risultati.

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COLLABORAZIONI

Numerose sono le collaborazioni con altri artisti durante questi anni: Cisco, Inchanto, Vallesanta Corde, Lou Dalfin.  Da sottolineare l’uscita nel 2011 di un cd scritto a quattro mani con Raffaello Simeoni dal titolo TERRE IN VISTA, dove finalmente si uniscono i mondimiei e dell’ amico cantante reatino, perfetto crossover tra il mondo popolare italiano e quello celtico.

Nel giugno 2012,, in procinto di organizzare i concerti estivi,  trovo il tempo per registrare il cd d’esordio dei Taberna Vinaria, gruppo nato da una costola dei La Tresca (due elementi fanno parte di entrambi i gruppi), intitolato Il ponte del diavolo. Inoltre arricchisco con i miei strumenti lo splendido Nana’s Lullabyes dei Whisky Trail, una compilation di ninnananne di ogni parte del mondo davvero rimarchevole. La mia presenza è poi richiesta nel cd del gruppo Zampognorchestra, cinque zampogne che si dedicano ad un repertorio davvero eclettico, che passa da brani originali alla musica classica fino addirittura al rock dei The Rolling Stones, sempre suonando cinque zampogne; un cd davvero divertente dove Massimo è ospitato in un brano dal titolo Nobord.   Massimo torna sulla piazza nel marzo 2013 con diversi concerti e con un nuovo album, chiamato PROMISES. Per la prima volta appare il suono del pianoforte nella sua produzione solistica: l’album suona come la summa del mio lavoro, includendo anche la passata esperienza dei Ductia. Subito dopo mi dedico alla produzione del nuovo album dei KABILA, intitolato YALLAH!, che vede la partecipazione di Raffaello Simeoni quale direttore musicale per le voci di Emad Shuman e Mirko Speranzi, nonché gli interventi di Andrea Chimenti alla voce recitante e di GABIN DABIRE nel brano Due stelle.  L’estate passa molto laboriosa, con molti bei concerti in tutta Italia, tra cui il ritorno alla collaborazione con Cisco verso la fine dell’anno.

Nel mese di Settembre  incontro dopo più di dieci anni il cantante sudafricano Roger Lucey, a casa dell’amico comune Luca Lanzi della Casa del vento. Quella bella serata tra amici diventa il presupposto per la nascita di una ulteriore collaborazione, stavolta addirittura dall’altra parte del mondo: Roger Lucey fornirà un brano per il mio nuovo album  e io suonerò nel nuovo cd di Roger, il tutto tramite Internet e nei rispettivi studi di registrazione.

Nel 2015 esce l’autobiografia intitolata Un toscano in Irlanda – la mia strana vita con una cornamusa: un libro dove  racconto i miei primi vent’anni di carriera descrivendo molti episodi “buffi” o quantomeno insoliti che mi sono capitati stando in giro. .Me ne vado anche in giro per  l’Italia per presentarlo in contesti più o meno usuali quali festival musicali ma anche librerie vere e proprie.

Quanto promesso l’anno prima, però, avviene puntualmente: ad Aprile esce il cd di Roger Lucey intitolato Now is the Time, con una mia massiccia partecipazione  in diversi pezzi e con molti strumenti. L’album riveste idealmente una grande importanza, visto che Roger, trent’anni prima e più, aveva visto compromessa la sua carriera musicale dalla censura del regime dell’apartheid, e solo nel 2015 è riuscito infine a pubblicare un album a suo nome, il primo in tutti questi anni!

Due mesi dopo, il 26 giugno, esce TRECENTOSESSANTA, il nuovo album, dove per la prima volta appaiono brani cantati, per l’esattezza cinque, da cinque diversi cantanti: il tradizionale PEATA BEAG DO MHATHAIR cantato dall’amico Marcello de Dominicis; il brano Ora lo so cantato da Cisco; la ballata Soglia d’inverno interpretata da Andrea Chimenti; la delicata Indaco scritta a quattro mani con l’amico Raffaello Simeoni; la ballata irish/country Say Goodbye, scritta ed interpretata da Roger Lucey. Il resto dell’album vede come sempre sei brani strumentali, stavolta più orientati verso suoni e ritmi jazz mescolati alle consuete strutture della musica celtica, e viene sostenuto da una discreta attività live in giro per l’Italia.

L’anno 2016 vede una importante novità: l’inizio della collaborazione con l’editore musicale Charlie Marchino, curatore della musica per la casa di produzione televisiva Magnolia; a partire dall’autunno diverse musiche mie vanno a finire in programmi televisivi importanti. A giugno, intanto, si verifica una rimpatriata doc: un album nuovo di zecca con una formazione composta da Cisco Bellotti, Giovanni RubbianiAlberto Cottica ed il sottoscritto, con la produzione di Kaba Cavazzuti. In pratica buona parte del vecchio nucleo dei Modena City Ramblers. Il progetto esce con il nome I DINOSAURI, e vede l’uscita dell’album prevista per il 28 ottobre, con un tour che avrà luogo nei mesi di Febbraio e Marzo 2017.

KABILA – YALLAH! (2013)

Esce a metà settembre il terzo episodio della saga KABILA, il gruppo aretino che annovera tra le proprie file il cantante libanese EMAD SHUMAN. Molte sono le novità nel multietnico combo: innanzitutto l’ingresso nella band del chitarrista elettrico GABRIELE “CATO” POLVERINI, già noto per aver creato e condotto il gruppo NOI NATI MALE e del bassista MARCO CHIANUCCI. Grandi acquisti in termini di esperienza e di potenza sonora.

Credo di poter affermare senza tema di smentita che questo sia il loro disco più importante: il gruppo presenta infatti uno stile molto più robusto e personale, dove alle consuete atmosfere mediorientali si fondono influenze che vanno dai PORCUPINE TREE ai nostrani SUBSONICA. Ne esce un gruppo moderno a tutti gli effetti, attento ai suoni del passato , pronto a farsi ascoltare anche dai più giovani grazie a brani come DABKEH , YALLAH o  CONFINI ma anche capace di affrontare atmosfere più acustiche come nel brano DUE STELLE, dove giganteggia la partecipazione del cantante africano GABIN DABIRE’, originario del Burkina Faso ma da anni residente in Toscana. Rimarchevole inotre la cover di SIDUN di FABRIZIO DE ANDRE’ e MAURO PAGANI, riletta in un contesto quasi psichedelico e che vede la partecipazione ai cori del mio amico RAFFAELLO SIMEONI, che peraltro non si è limitato a questo ma ha svolto un gran lavoro di tutor per le voci in tutto il cd. Aggiungete a tutto questo anche la partecipazione di percussionisti palestinesi (SHADY HASBUN ) e di talenti a tutto tondo come CHADI  DALATY alle voci in YALLAH ed otterrete un vero e proprio manifesto del suono moderno applicato al mondo mediorientale. Un disco davvero ottimo, attualissimo ed interessante. i KABILA sono: MIRKO SPERANZI alle tastiere e voce, CRISTIANO ROSSI alle chitarre, oud e saz, MARCO CHIANUCCI al basso, ADRIANO “NANO” CHECCACCI alla batteria, GABRIELE “CATO” POLVERINI alle chitarre elettriche, EMAD SHUMAN alla voce.

Infine segnalo che il giorno 20 settembre 2013 i KABILA presenteranno il cd al Teatro Tenda di Arezzo dalle ore 19,00. Prevista cena con buffet a tema libanese e concerto con gli ospiti presenti nella registrazione, compreso il sottoscritto.Copertina kabila
Esce a metà settembre il terzo episodio della saga KABILA, il gruppo aretino che annovera tra le proprie file il cantante libanese EMAD SHUMAN. Molte sono le novità nel multietnico combo: innanzitutto l’ingresso nella band del chitarrista elettrico GABRIELE “CATO” POLVERINI, già noto per aver creato e condotto il gruppo NOI NATI MALE e del bassista MARCO CHIANUCCI. Grandi acquisti in termini di esperienza e di potenza sonora.

Credo di poter affermare senza tema di smentita che questo sia il loro disco più importante: il gruppo presenta infatti uno stile molto più robusto e personale, dove alle consuete atmosfere mediorientali si fondono influenze che vanno dai PORCUPINE TREE ai nostrani SUBSONICA. Ne esce un gruppo moderno a tutti gli effetti, attento ai suoni del passato , pronto a farsi ascoltare anche dai più giovani grazie a brani come DABKEH , YALLAH o  CONFINI ma anche capace di affrontare atmosfere più acustiche come nel brano DUE STELLE, dove giganteggia la partecipazione del cantante africano GABIN DABIRE’, originario del Burkina Faso ma da anni residente in Toscana. Rimarchevole inotre la cover di SIDUN di FABRIZIO DE ANDRE’ e MAURO PAGANI, riletta in un contesto quasi psichedelico e che vede la partecipazione ai cori del mio amico RAFFAELLO SIMEONI, che peraltro non si è limitato a questo ma ha svolto un gran lavoro di tutor per le voci in tutto il cd. Aggiungete a tutto questo anche la partecipazione di percussionisti palestinesi (SHADY HASBUN ) e di talenti a tutto tondo come CHADI  DALATY alle voci in YALLAH ed otterrete un vero e proprio manifesto del suono moderno applicato al mondo mediorientale. Un disco davvero ottimo, attualissimo ed interessante. i KABILA sono: MIRKO SPERANZI alle tastiere e voce, CRISTIANO ROSSI alle chitarre, oud e saz, MARCO CHIANUCCI al basso, ADRIANO “NANO” CHECCACCI alla batteria, GABRIELE “CATO” POLVERINI alle chitarre elettriche, EMAD SHUMAN alla voce.

Infine segnalo che il giorno 20 settembre 2013 i KABILA presenteranno il cd al Teatro Tenda di Arezzo dalle ore 19,00. Prevista cena con buffet a tema libanese e concerto con gli ospiti presenti nella registrazione, compreso il sottoscritto.

DIGITAL SHOPSHOP DIGITALE


Here you can find some links to download my music from several digial platforms.

 

PROMISES su ITUNES

https://itunes.apple.com/it/album/promises/id651738058

PROMISES su OSSIGENO

http://www.o2digitale.com/?s=massimo+giuntini

 

TERRE IN VISTA su ITUNES

https://itunes.apple.com/it/album/terre-in-vista/id491677253

 Ecco i link per scaricare i miei brani da diverse piattaforme digitali.
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Tecentosessanta cover

TRECENTOSESSANTA ON ITUNES

TRECENTOSESSANTA ON AMAZON

TRECENTOSESSANTA ON CD UNIVERSE

TRECENTOSESSANTA ON MUZOIC

 

cover promises
PROMISES su OSSIGENO
http://www.o2digitale.com/?s=massimo+giuntini

PROMISES su ITUNES

https://itunes.apple.com/it/album/promises/id651738058

terre in vista

TERRE IN VISTA su ITUNES

https://itunes.apple.com/it/album/terre-in-vista/id491677253

TERRE IN VISTA su OSSIGENO

http://www.o2digitale.com/playlist/?pl-id=7991

Fenomenologia delle cover bands

Mai piaciute le cover bands, lo ammetto. Quando – ormai una buona quindicina d’anni fa – cominciò a diffondersi questo fenomeno , e i vari cloni di PINK FLOYD, GENESIS e U2,cominciarono a guadagnare consensi e sottrarre palchi a gruppi originali, mi schierai apertamente contro questa tendenza. Del resto vedere una persona comune che la sera si mette una parrucca a caschetto per assomigliare a Paul Mc Cartney, e nondimeno è costretto ad agitare la testa per muoverla allo stesso suo modo mentre emette quegli stessi gridolini che tanto sconvolsero le ragazze degli anni ’60 a me fa ancora sorridere. Ho visto gruppi che riproducevano alla perfezione – questo va detto – i grandi classici di tante formazioni epiche, il che dal punto di vista musicale è tutt’altro che negativo (molto spesso si tratta di musica molto difficile da suonare), ma in molti casi a parer mio si esagera. E fino a quando la cosa si limita a sconfinare un pò nel musical-feticistico, ossia nel cercare lo stesso modello di amplificatore, di chitarra, fabbricata nello stesso anno, le solite corde, il solito piano va ancora bene; penso che sia troppo quando si finisce per coinvolgere un aspetti che con la musica non c’entrano niente: si finisce cioè col calarsi TOTALMENTE nel personaggio interpretato, quasi vivendone la vita al posto della propria, parlando con il suo accento, vestendo come lui, atteggiandosi come lui. Ho visto una volta un gruppo che suonava musica di un gruppo il cui cantante (l’originale) aveva avuto seri problemi alla gola ed il suo clone, cantando, si sforzava proprio come se ce li avesse avuti anche lui! Per non parlare di tutte le cover band di Vasco Rossi che hanno il cantante che parla con accento modenese anche fuori dal palco, pur non essendo di quelle parti. Mah…

Detto questo, nel mese di Aprile mi succede che il mio amico Silvio Trotta mi racconta che sta preparando una serata tutta incentrata sul repertorio di ANGELO BRANDUARDI. La serata si sarebbe tenuta ovviamente al Circolo Aurora di Arezzo. Così, per divertimento. E lì mi soffermato a pensare un attimo…DIVERTIMENTO! Ecco la parola magica! Certe volte perdiamo di vista la principale caratteristica che la musica – come forse la maggior parte delle cose – deve avere: uno si deve divertire nel fare le cose. Perchè così le cose vengono meglio. E allora ha senso anche che uno si vesta come Peter Gabriel negli anni d’oro coi Genesis. Se si diverte,Chissenefrega.

Così, sull’onda dell’entusiasmo, mi sono unito a questi amici per provare anche un’esperienza diversa da tutte quelle praticate negli ultimi 20 anni; il nostro – ormai possiamo così definirlo – mestiere ha fatto sì che i brani venissero leggermente reinterpretati, in modo forse da farci fare quel piccolo scatto tale da riportarci un attimo al di fuori della dimensione di cover band, ma del resto Silvio Trotta non avrebbe mai avuto i capelli di Branduardi neanche alla decima reincarnazione.Il risultato?

Una serata divertentissima, dove ognuno aveva la libertà di fare qualcosa che gli piacesse solo per il gusto di farla. Un sacco di gente contenta che ci ringraziava. Un paio di repliche da fare in estate.

Niente di particolarmente pericoloso, insomma…

FOTO OBIHALL 13 MARZO 2013

Ecco delle splendide foto della serata tenutasi a Firenze all’Obihall, nell’ambito di Irlanda in Festa 2013. Grazie di cuore a Massimo Poggi per queste bellissime immagini.

Video – Volo Sul Pratomagno – The Forest SongVideo – Volo Sul Pratomagno – The Forest Song

Un’ altro volo dell’amico SISTO GHINASSI, accompagnato da una musica già utilizzata in video per il suo forte impatto evocativo, la mia THE FOREST SONG contenuta nel nuovo album PROMISES.

http://youtu.be/mkHcAEt9EJM

Un’ altro volo dell’amico SISTO GHINASSI, accompagnato da una musica già utilizzata in video per il suo forte impatto evocativo, la mia THE FOREST SONG contenuta nel nuovo album PROMISES.

http://youtu.be/mkHcAEt9EJM

Video – The Forest Song – video di Luigi GiustiVideo – The Forest Song – video di Luigi Giusti

Videoclip del brano contenuto nel cd PROMISES

http://youtu.be/CRiYmB-mv9YVideoclip del brano contenuto nel cd PROMISES

http://youtu.be/CRiYmB-mv9Y

PROMISES – Il nuovo cd

A quattro anni di distanza dal precedente EPICA, esce un nuovo cd da solista dal titolo PROMISES, il primo per l’etichetta AI MUSIC dopo la conclusione del sodalizio con la Trentini Editore.

Potremmo definirlo la summa delmio lavoro nel corso degli anni, incluso anche quello svolto con i DUCTIA negli anni passati: musica celtica, energia rock ed introspezione, tutti insieme per ottenere un cd variopinto ed eclettico. Gli stilemi della musica irlandese vengono trattati unitamente ad elementi jazz e rock con basso, batteria e (per la prima volta) pianoforte, così da creare un suono fruibile per tutti, anche per coloro che sono poco pratici di musica celtica. Per tutti gli addetti ai lavori invece una occasione per rinfrescare uno stile consolidato ed alcuni momenti per riflettere.

Il titolo PROMISES è infatti dettato da alcune considerazioni sul ruolo delle promesse nella società di oggi e nelle nostre vite in particolare.  Quanto ne facciamo uso? Siamo in grado di mantenere quello che per una ragione o per l’altra promettiamo? Naturalmente non esiste una risposta uguale per tutti, qualunque sia il genere delle promesse: promesse d’amore, promesse di fede o promesse di carattere pratico; i brani del cd vogliono affrontare e descrivere questi diversi stati d’animo che più o meno tutti abbiamo vissuto e continueremo a vivere.

Il cd PROMISES è disponibile nel sito www.ai-music.it.cover promises

A quattro anni di distanza dal precedente EPICA, esce un nuovo cd da solista dal titolo PROMISES, il primo per l’etichetta AI MUSIC dopo la conclusione del sodalizio con la Trentini Editore.

Potremmo definirlo la summa delmio lavoro nel corso degli anni, incluso anche quello svolto con i DUCTIA negli anni passati: musica celtica, energia rock ed introspezione, tutti insieme per ottenere un cd variopinto ed eclettico. Gli stilemi della musica irlandese vengono trattati unitamente ad elementi jazz e rock con basso, batteria e (per la prima volta) pianoforte, così da creare un suono fruibile per tutti, anche per coloro che sono poco pratici di musica celtica. Per tutti gli addetti ai lavori invece una occasione per rinfrescare uno stile consolidato ed alcuni momenti per riflettere.

Il titolo PROMISES è infatti dettato da alcune considerazioni sul ruolo delle promesse nella società di oggi e nelle nostre vite in particolare.  Quanto ne facciamo uso? Siamo in grado di mantenere quello che per una ragione o per l’altra promettiamo? Naturalmente non esiste una risposta uguale per tutti, qualunque sia il genere delle promesse: promesse d’amore, promesse di fede o promesse di carattere pratico; i brani del cd vogliono affrontare e descrivere questi diversi stati d’animo che più o meno tutti abbiamo vissuto e continueremo a vivere.

Il cd PROMISES è disponibile nel sito www.ai-music.it.